La nostra storia

Il seme fu gettato nel settembre del 1995.
Allora l’attuale Vice Presidente era membro del gruppo scout di Bracciano e, in una lettera si trovò a chiedere al suo amico Gianni di Mauro, cooperante in Etiopia, se ci fosse per caso la possibilità di organizzare un campo di lavoro per scout maggiorenni in Africa.
La risposta non si fece attendere ma non fu Gianni a rispondere, bensì il Missionario della Consolata di Torino Padre Renato Saudelli. Quella lettera, scritta con l’ ispirazione della fede, fu letta ad una riunione di capi scout e subito nacque la volontà di andare a vedere con i propri occhi la realtà della missione. Nel febbraio del 1996 Giuseppe, Gianluca e Max sbarcarono nel tepore dell’ inverno africano all’ aereoporto di Addis Abeba ed iniziò per loro una settimana che ne avrebbe cambiato la vita.
Nei giorni di vita a stretto contatto con il missionario poterono conoscere una realtà completamente sconosciuta e talvolta travisata da pregiudizi tutti europei.

E’ difficile scrivere e spiegare cosa provarono in quei giorni. Posso dire che potemmo conoscere tutti i sentimenti ed il loro contrario: il dolore delle vedove e la gioia semplice della condivisione del pasto, la serietà dei piccoli alunni africani ed il divertimento dei bambini handicappati nel giocare con una palla di stracci nel cortile della missione e poi ancora gli odori, i paesaggi e le lontananze africane fuori misura per noi italiani abituati ad un orizzonte quasi sempre vicino.

Non si può dimenticare la serietà e la coerenza dei bambini e delle donne nel rispettare gli impegni assunti e nel valutare come grandi privilegi circostanze per noi normali come l’andare a Messa o a scuola, cosa che i bambini fanno con gioia magari facendo chilometri a piedi scalzi; e come dimenticare il candore delle vesti della domenica delle donne, la semplice accoglienza nelle capanne, il profumo del caffè tostato? Sarebbe troppo lungo raccontare tutto, basti dire che l’ eperienza del soggiorno ad Asella toccò davvero il cuore dei tre amici e li coinvolse nel corpo e nel pensiero.

Appena tornati in italia, dopo un periodo iniziale di difficoltà a ristabilire normali contatti con la realtà di tutti i giorni, iniziarono a lavorare con il nome “Gruppo Asella” e da subito scelsero di non tenere quell’ esperienza confinata nell’ ambito del Gruppo Scout, aprendola anzi da subito all’ esterno, a persone credenti e non credenti, applicando in ciò la lezione di ecumenismo e concretezza recepita in missione. Alcuni dei membri iniziali di Acquaria hanno preso altre strade e nuovi soci sono venuti a dar forza all’impegno missionario.

Resta saldo nel tempo l’affetto per la gente africana e per il Missionario. Negli ultimi anni, seguendo la tradizione, hanno visitato le Missioni Franco, Saverio, Antonella e Carlo. L’Associazione si propone di inviare periodicamente propri soci nelle Missioni per verificare l’andamento dei progetti ed impostarne nuovi. Il principio che ha ispirato fin dall’ inizio la nostra azione e cioè “a chi ha fame dare la rete per pescare piuttosto che il pesce”.

E’ previsto, entro il prossimo mese di Dicembre, una visita a suor Giovanna in Guinea. Potremo conoscere l’ambiente in cui vivono le suore e i bambini adottati a distanza…

Attività di Acquaria Onlus in AfricaFranco e Saverio in visita alla scuola di Asella (Etiopia)